L’affresco, è caratterizzato da una parte più antica risalente al XVI secolo raffigurante La Pietà – San Filastrio, con San Rocco e Sant’Antonio e dalla cornice che lo inquadra, più recente e realizzata per uniformarlo alla decorazione della volta del Cominelli (1927) con l’utilizzo di colori acrilici, risalente probabilmente al recupero dello stesso affresco avvenuto nel 1953 o al restauro realizzato nel 1995 dallo studio Lorenzini di Gussago (Bs).
La superficie pittorica, oltre a manifestare una patina di polvere e nero fumo superficiali, sulla zona di policromia realizzata a fresco, ha evidenziato anche la presenza di un film protettivo di natura acrilica, ipotizzabile a base di PARALOID B72, particolarmente riflettente e ingrigito risalente a interventi di restauro precedenti; al di sotto di questo film, che in alcuni punti è risultato particolarmente consistente, si è rilevata ancora la presenza di una patina di sporco e grasso.
L’intervento di pulitura quindi si è differenziato in 4 fasi distinte:
1. Pulitura della superficie pittorica con rimozione della patina di polvere e nero fumo depositatisi superficialmente tramite spugne wishab alla glicerina tipo duro.
2. Rimozione della patina di protettivo a base di resina acrilica tramite tamponi imbevuti di solvente nitro.
3. Rimozione della patina di sporco e sostanze grasse e rimozione dei ritocchi alterati realizzati a tempera e ad acquarello, tramite tamponi imbevuti di soluzione acquosa leggermente addizionata con bicarbonato d’ammonio
4. Risciacqui dell’intera superficie con acqua demineralizzata.
La rimozione delle patine e dei ritocchi hanno evidenziato una cromia squillante particolarmente ben conservata sulle figure mentre il cielo risultava particolarmente abraso nella cromia originale e per tanto fortemente ritoccato negli interventi precedenti.
Limitati sono stati i problemi rilevati di mancanza di adesione della policromia allo strato di intonachino.
Non si sono evidenziati fenomeni di decoesione, distacchi degli intonaci e spanciamenti. Le piccole fenditure sono state valutate e controllate, eventualmente trattate con piccole iniezioni localizzate di calce idraulica Lafarge e carbonato di calcio impalpabile.